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Sito n. Descrizione Località file PDF
56 Ponte Delle Fontane, Fisterre Belluno  
Architetture Storico Artistiche (ASA) (vedi scheda n. 54)  
Vista del ponte dalla sede stradale. Foto: Archivio Fotografico del Centro Civiltà dell’Acqua Particolare dell’intradosso. Foto: Archivio Fotografico del Centro Civiltà dell’Acqua Dal Parco di Mussoi il ponte diventa pedonale nella sua sommità. Foto: Archivio del Centro Civiltà dell’Acqua
Chalet per pubblici intrattenimenti a Fisterre di proprietà Feliciano Vinanti, Sindaco di Belluno dal 1902 al 1905. Foto tratta da: A. Costa, Giardini della Provincia di Belluno, Belluno, Istituto bellunese di Ricerche Sociali e Culturali

  • Dati identificativi
  • Struttura edilizia
  • Architettura interna
  • Contesto
  • Arch. peculiari
  • Stato di conservazione
  • Riferimenti
  • Descrizione

Nome dell’opera/manufatto

Ponte delle Fontane

Tipo edilizio:

Ponte

Localizzazione (Comune, Prov):

Via Fisterre – Belluno, BL, Italia

Coordinate GIS:

Coordinate (tipologia Gauss Boaga): X: 1747715 - Y: 5115614

Anno di realizzazione:

Epoca romana (probabile)

Progettista:

Non conosciuto

Committenza:

La città di Belluno vanta origini romane: era un luogo strategico perché vicina a due strade consolari importanti (la via da Opitergium per il Cadore e la Via Claudia Augusta ), aveva un suo forum e un suo piccolissimo teatro. Era un insediamento stabile che necessitava di un rifornimento d’acqua continuo: è ipotizzabile che i Romani abbiano realizzato un acquedotto proprio a Fisterre, un luogo a monte della città ma non così lontano.

Destinazione originaria:

Acquedotto

Destinazione attuale:

Ponte pedonale

Accessibilità:

Il ponte è facilmente raggiungibile a piedi: risulta all’entrata del Parco di Mussoi e conduce verso i campi da tennis. In auto, procedendo sulla statale 203 che collega Belluno ad Agordo – Via Col di Lana – si imbocca una strada sulla destra (c’è ancora indicazione della Peschiera come Centro Sperimentale delle Acque) che a un certo punto diventa a senso unico alternato (prestare attenzione) (Via Fisterre). Il ponte è visibile chiaramente dalla sede stradale; proseguendo, si giunge anche alla Peschiera di Fisterre.

Contatto per la visita:

Non necessario

Pianta

Ponte a campata unica

Tecnica Muraria

Arco a volta a tutto sesto realizzato in conci di pietra ben squadrati. Le spalle e il paramento murario di sostegno sono in pietra sbozzata.

Solai

-

Coperture

-

Pavimentazione

La parte sommatale del ponte è pedonale; risulta realizzata in cemento; il parapetto è costituito da montanti principali in laterizio alternati a elementi più snelli di sezione circolare in ferro; il corrimano è in cemento.

Scale

-

Arredi interni

-

Decorazioni

Una leggera cornice in laterizio che riempie l’aggetto della soletta pedonale rispetto alla struttura muraria.

CONTESTO AREALE DI RIFERIMENTO

Relazione degli edifici
con il contesto fluviale:

-

ARCHITETTURE PECULIARI PER LA LORO RELAZIONE FUNZIONALE CON L’ACQUA

Caratteristiche edilizie
inerenti l’uso dell’acqua:

-

Stato attuale:

Il ponte è sottoposto a lavori di manutenzione, nella parte prossima alla sede stradale; anche in sommità necessiterebbe di qualche intervento sul parapetto.

Restauri e compromissioni
significative:

Gli interventi di manutenzione al ponte si sono susseguiti con costanza nei secoli, perché è rimasto l’unico acquedotto della città di Belluno quasi fino alla fine dell’Ottocento (il nuovo acquedotto detto “di Libano” o “delle Roncole” fu inaugurato nel 1899).
1555: lavori di ampliamento dell’impianto promossi dal rettore di Belluno Lorenzo Bragadin.
1750: ricostruzione, rifacimento e consolidamento della struttura dell’acquedotto grazie al pretore e prefetto Maffeo Badoer.
1907: sostituzione delle condotte.
1921: lavori di ricostruzione dopo la Prima Guerra Mondiale.

Categoria/parole chiave

Passaggio sull’acqua / Ponte-acquedotto

Fonti:

Edite

Archivi:

Archivio Storico del Comune di Belluno (ASCBL)

Bibliografia:

O. Ceiner, Il Ponte delle Fontane di Fisterre: appunti note per la storia dell’acquedotto di Belluno, settembre 2003
A. Costa, Giardini della Provincia di Belluno, Istituto bellunese di Ricerche Sociali e Culturali, Belluno 2002, pag. 152
M. Dal Mas, R. Dal Mas, Le Fontane di Belluno, Gruppo Giovani Industriali – Associazione far gli industriali della Provincia di Belluno, Belluno 1993, cap. II,pp. 15-23
G. De Bortoli, A. Moro, F. Vizzutti, Belluno storia archiettura arte, Istituto Bellunese di Ricerche Sociali e Culturali – Serie Varie n.9, Stampa Tip. Piave, Belluno 1984, pag. 289
F. Miari, Dizionario storico – artistico – letterario bellunese, Forni editore, Bologna 1968, pp. 123-124

Descrizione dell’opera/
sito/manufatto

l Ponte delle Fontane vanta origine antiche: pare che già in epoca romana si fosse soddisfatta l’esigenza di avere un approvvigionamento idrico continuo grazie alla realizzazione di un acquedotto proprio in località Fisterre. Vi sono documentazioni tardo medievali che attestano l’esistenza di un pons fontium: in particolare in una deliberazione del Consiglio cittadino di Belluno del 1461 si stabilisce la costruzione di un ponte più in basso rispetto a una precedente costruzione e la realizzazione di un arco per il ponte dell’acquedotto.
Intorno alla seconda metà del 1500 il ponte fu soggetto a lavori di ampliamento promossi dal rettore di Belluno Lorenzo Bragadin, come segnalava una lapide apposta a seguito della conclusione dei lavori, di cui non rimane più traccia se non in bibliografia.
Nel 1750, grazie al pretore e prefetto Maffeo Badoer, si procedette con la ricostruzione, il rifacimento e il consolidamento della struttura dell’acquedotto in seguito a un crollo improvviso del manufatto nel 1744 e con esso della conduttura soprastante: la città rimase senza acqua. La lapide murata a seguito di questo intervento è ancora visibile all’ingresso del ponte.
Verso la fine dell’Ottocento, con l’aumento della popolazione e delle attività economiche (inaugurazione della ferrovia nel 1886), si continuò a sfruttare l’acquedotto di Fisterre, ma si cercarono altre sorgenti per coprire il fabbisogno d’acqua sempre più crescente. Venne inaugurato un nuovo acquedotto nel 1899 che sfruttava le sorgenti delle Roncole.
L’acquedotto di Fisterre continuò ad essere in uso; a seguito di un crollo subito nella Prima Guerra Mondiale, nel 1921 fu riparato e restaurato.
Il Ponte delle Fontane è costituito da una volta a tutto sesto realizzata in conci di pietra ben squadrata; il paramento murario che sostiene i condotti e che costruisce le spalle del ponte stesso è realizzato in pietra sbozzata.
È a ridosso dell’ingresso del Parco comunale di Mussoi e nella sua sommità costituisce un collegamento pedonale tra questo e i vicini campi da tennis.

Descrizione del contesto
di riferimento:

Fisterre è una località che nonostante disti pochi chilometri dal centro cittadino è poco costruita e rimane ancora –per quanto possibile–  una zona incontaminata. Il ponte-acquedotto è a ridosso dell’ingresso da Via Michele Cappellari del Parco di Mussoi, che si estende per circa 50.000mq e nasce come parco di una dimora signorile (Villa Clizia). È un bosco caratterizzato a tratti anche da piante secolari (frassino maggiore), che si sviluppa sulla costa di un torrente (affluente dell’Ardo) chescorre in profondità, lungo la Valle di Mussoi.Nelle giornate calde estive, a km zero, è una riserva di frescura (un summerfrietsche).

Descrizione altre attrattive
(paesaggi e luoghi d’acqua,
prodotti tipici locali e servizi
turistici aggiuntivi)

Nelle immediate vicinanze, e visibile dal ponte stesso, è ubicata la Peschiera di Fisterre, che si alimentava con le acque del torrente Ardo, ora totalmente in stato di abbandono.

Commenti/note

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Compilatore della scheda

Arianna Guadagnin