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Sito n. Descrizione Località file PDF
78 Lavatoio di Pozzale Pieve di Cadore  
Siti Etnografici (SE) (vedi scheda n. 16)  
Lavatoio di Pozzale. Foto: Archivio Fotografico Centro Civiltà dell’Acqua Lavatoio di Pozzale. Foto: Archivio Fotografico Centro Civiltà dell’Acqua Foto tratta dal volume di G.B. Da Forno, La conca pozzalina

  • Dati identificativi
  • Struttura edilizia
  • Architettura interna
  • Stato di conservazione
  • Riferimenti
  • Descrizione

Nome dell’opera/manufatto

Lavatoio di Pozzale

Tipo edilizio:

Lavatoio pubblico

Localizzazione (Comune, Prov):

Pozzale – Borgata Longiarù – via Longiarù (tra il civico 29b e il 35; all’incrocio con vicolo Stue), Pieve di Cadore, BL, Italia

Coordinate GIS:

Coordinate (tipologia Gauss Boaga): X: 1758424 - Y: 5147765

Anno di realizzazione:

Progetto del 1889

Progettista:

Ing. Giuseppe De Zolt

Committenza:

Pubblica

Destinazione originaria:

Lavatoio per bucato

Destinazione attuale:

Elemento di arredo urbano e fontana pubblica

Accessibilità:

Il manufatto si trova in Borgata Longiarù, posto su un terrazzo lastricato e panoramico, delimitato da un parapetto con pilastrini in pietra, a mo’ di belvedere.

Contatto per la visita:

Libero accesso

Pianta

Rettangolare con pilastro esterno e due piani inclinati in legno

Tecnica costruttiva

Pietra di Castellavazzo; legno; ferro

Basamento

Il lavatoio poggia su un basamento in pietra molto fessurato, ai limiti della strada asfaltata

Coperture

Attualmente non presenta nessuna copertura che, comunque, non compare neppure nei progetti dell’ing. De Zolt.

Colonna

Pilastro esterno in pietra di Castellavazzo, senza decorazioni terminali e con un solo bocchettone per l’acqua.

Scale

-

Arredi interni

-

Decorazioni

-

Stato attuale:

Discreto

Restauri e compromissioni
significative:

Nessun restauro documentato

Categoria/parole chiave

Uso dell’acqua per bisogni comunitari /Uso civile dell’acqua

Fonti:

Edite

Archivi:

Archivio Comunale di Pieve di Cadore (busta “Strade, acquedotti, fontane”);
Archivio della Magnifica Comunità Cadorina

Bibliografia:

I. Da Deppo, E. Favero, L’acqua e le sue forme. Lavatoi e fontane, Tipografia Piave, Belluno, 2003
G.B. Da Forno, La conca pozzalina, Tipografia Tiziano, Pieve di Cadore, 2007
G.B. Da Forno, Storia di Pozzale di Cadore,  Tipografia Praconi, Savignano sul Rubicone, 1983

Descrizione dell’opera/
sito/manufatto

Impianto a unica vasca rettangolare con semidivisiorio centrale in pietra, con pilastro esterno, in dialetto detta “tolpo”, piantato nel terreno per qualche decina di centimetri. Sei pilastri, agli angoli e sui lati lunghi, delimitano le lastre perimetrali. Le sponde lunghe sono unite fra loro, vicino al pilastro, con una coppia di spranghe in ferro dove si potevano appoggiare i secchi.
Il manufatto utilizza l’acqua della sorgente Beguzere e da esso ha origina il Rio Sture.
La costruzione del manufatto rientrava in un progetto generale di sistemazione degli acquedotti e manufatti del comune di Pieve di Cadore, con sostituzione delle canalizzazioni in legno con tubi in cemento, costruzione vasche di raccolta, depurazione e distribuzione delle acque.

Descrizione del contesto
di riferimento:

Il nome della borgata Longiarù in cui si trova il lavatoio, a ovest del paese di Pozzale, dovrebbe stare a significare “lungo il ruscello”.
L’acqua di Pozzale fu spesso oggetto di controversie tra i Pozzalini e gli abitanti di Calalzo sul territorio del quale gravitavano i torrenti: la prima vertenza documentata è del 1364 mentre l’ultima risale al 1836 quando le donne di Pozzale insorsero rivoltandosi contro i calaltini e le autorità competenti, lasciando perfino un componimento dialettale in versi intitolato “L’ega de Pozale” (l’acqua di Pozzale).

Descrizione altre attrattive
(paesaggi e luoghi d’acqua,
prodotti tipici locali e servizi
turistici aggiuntivi)

Nella frazione di Pozzale si trovano molti esempi di fontane, lavatoi e abbeveratoi: a sud la fontana “do da la casina” accanto al mulino e segheria del 1914 dell’ ing. G. Palatini (restaurati el 2007 dalla Regola di Pozzale che ne ha fatto sede del Museo delle tradizioni popolari); la fontana –lavatoio in Borgata Sopracolle; la grande fontana-lavatoio a quattro vasche e colonna centrale in Borgata Moro (attualmente staccata dalla sede originaria perché in restauro) e altre piccole fontane sparse nelle borgate.
Nella chiesa Parrocchiale di San Tomaso si conserva il dipinto del pittore veneziano Vittore Carpaccio (e bottega) datato 1519.
Dall’abitato di Pozzale si sale verso il Rifugio Antelao.

Commenti/note

Così come è stato fatto per il Centro Cadore, a cura di Iolanda Da Deppo ed Elena Favero nel 2003, sarebbe interessante redigere un censimento accurato di tutte le fontane e dei lavatoi della Valle del Boite, del Comelico e di altre zone della Provincia di Belluno, prima della loro scomparsa definitiva.

Compilatore della scheda

Letizia Lonzi / Lionello Puppi