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Sito n. Descrizione Località file PDF
37 Borgo Pra e rovine del ponte Belluno  
Architetture Storico Artistiche (ASA) - Siti Etnografici (SE) (vedi scheda n. 58)  
   
  Veduta dei palazzi siti in borgo Pra. Foto: Archivio Centro Civiltà dell’Acqua  

  • Dati identificativi
  • Struttura edilizia
  • Architettura interna
  • Stato di conservazione
  • Riferimenti
  • Descrizione

Nome dell’opera/manufatto

Borgo Pra e rovine del ponte

Tipo edilizio:

Complesso di strutture architettoniche sviluppatesi lungo il torrente Ardo le cui acque alimentavano diversi piccoli canali, per fornire forza motrice alle numerose botteghe artigiane dedite alla lavorazione del ferro e dell’acciaio

Localizzazione (Comune, Prov):

Belluno, BL, Italia

Coordinate GIS:

Coordinate (tipologia Gauss Boaga): X: 1748862 - Y: 5114822

Anno di realizzazione:

La nascita del borgo si fa risalire alla decisione del 1378 di trasferire la fiera di San Lucano in un luogo libero da edifici, abbastanza vicino alla città ma non nelle sue immediate adiacenze. Le prime iniziative edilizie si sono inserite nella parte nord orientale del borgo lasciando libera la parte pianeggiante verso l’Ardo. Il ponte sul torrente che collega il centro di Belluno al Pra è testimoniato già nel XIV secolo, anche se verrà riedificato più volte poiché il torrente Ardo nelle sue piene impetuose lo demoliva.

Progettista:

Diversi progettisti

Committenza:

Pubblica e privata

Destinazione originaria:

Originariamente era la sede della fiera di San Lucano, successivamente essendo legato al commercio delle materie prime proveniente da Zoldo o dalla Valle Agordina svilupperà opifici e artigiani atti alla lavorazione dei metalli.

Destinazione attuale:

Zona residenziale

Accessibilità:

Per arrivare a Borgo Pra si consiglia di andare a piedi. Da Piazza Santo Stefano, scendendo per via Simon da Cusighe, a destra si incontra una stradina, con una serie di gradini, via Rivizzola. Questa stradina ci porta direttamente nel cuore dei secoli e conserva intatto il sapore dell’antica città. Alla fine della scalinata si trova il ponte sul torrente Ardo che collega il centro storico a Borgo Pra.

Contatto per la visita:

Libero accesso. Per la chiesa di San Giuseppe “Marangon” (falegname) contattare il sacrestano. Nella chiesa si officia ancora la santa Messa.

Pianta

Gli edifici del borgo presentano pianta a struttura tradizionale anche se la maggior parte sono stati modificati nel tempo e hanno perso le pertinenze tipologiche costruttive che li contraddistinguevano. Camminando nel borgo si possono comunque intravvedere scorci dell’antico stile architettonico che caratterizzava Borgo Pra e le case bellunesi in genere.

Tecnica Muraria

La maggior parte delle case dopo le ristrutturazioni sono intonacate, anche se ci sono ancora delle facciate o degli annessi che presentano la tecnica della pietra a vista e alcuni ballatoi in legno.

Solai

Accesso a esclusivo uso privato - residenziale

Coperture

Essendo una zona residenziale che ha subito un globale ammodernamento, le coperture sono tutte in tegole.

Pavimenti

-

Scale

-

Arredi interni

-

Decorazioni

-

Stato attuale:

Complessivamente in buono stato, anche se certe modificazioni hanno modificato l’aspetto globale uniforme.

Restauri e compromissioni
significative:

L’intervento preventivato nel 1935 per rendere più sano e “vivibile” Borgo Pra, realizzato in parte nel P.R. 1954 ha tenuto poco conto del passato e dell’importanza storico culturale accumulata lungo i cinque secoli precedenti, trasformando Piazza San Lucano e inserendo un tecnicismo moderno negli edifici che cozzava con l’antico sapore costruttivo che caratterizzava il borgo. Globalmente il Borgo riesce comunque a trasmettere una sua unità sotto il profilo insediativo.

Categoria/parole chiave

Itinerario lungo l’Ardo / Opifici idraulici /Borgo storico

Fonti:

Edite

Archivi:

Biblioteca civica di Belluno

Bibliografia:

M. Cassol, L. Facchin, Itinerario lungo il corso d’acqua dalla città di Belluno al Parco Nazionale delle Dolomiti bellunesi, Ascom Servizi Belluno, Belluno, 1993
M. Dal Mas, Pra: Storia di un borgo, Belluno 1978

Descrizione dell’opera/
sito/manufatto

La nascita di borgo Pra è strettamente legata a due fatti che ne hanno caratterizzato lo sviluppo: il primo, logico e naturale, la presenza del ponte costruito in questo punto perché adatto all’attraversamento del torrente Ardo e quindi legato al traffico commerciale; il secondo è legato alla fiera di San Lucano e alla decisione di spostarla proprio in questa zona.
Altro fatto da non sottovalutare è lo sfruttamento dell’acqua del torrente che accomuna il Pra al Fol e quindi a Borgo Piave. L’acqua imbrigliata e ben distribuita alimentò le attività che sorgergevano lungo l’Ardo.
Nel 1378 si decise di spostare la fiera di San Lucano al Pra e questo dette vita nominalmente al borgo e alla sua lenta edificazione. Nello stesso anno venne risistemato il ponte che subirà nella sua storia continui rifacimenti (nel 1503 crollò e venne rifatto in pietra) e consolidamenti a causa dell’impetuosità e dell’imprevedibilità delle acque del torrente. Il ponte per il Pra era detto della “Paglia” a causa del tetto che lo caratterizzava e che si rendeva necessario poiché da sempre per passarlo bisognava pagare il pedaggio e il dazio.
La maggior attività nel XV, XVI e XVII secolo è quella connessa alla lavorazione del ferro e la fabbricazione delle spade e successivamente dei materiali per l’artiglieria. La lavorazione del ferro e dell’acciaio era permessa non solo dalla vicinanza della direttrice commerciale che scendeva dal Zoldo e dalla Valle Agordina legata alla fornitura delle materie prime, ma anche dalla “roia”, ovvero la roggia che alimentava i molini, costituita dalle immissioni a monte presso Fisterre dell’acqua dell’Ardo. Questo canale era molto articolato, con ponticelli e brusche svolte create per fornire velocità all’acqua e perché la sua energia non si esaurisse al Pra ma continuasse ad alimentare i molini di borgo Piave.
La chiesa di borgo Pra era intitolata originariamente alla Beata Vergine del Buon Consiglio e solo successivamente a San Giuseppe che era il Santo che si venerava in questa chiesa per la presenza del borgo di una fiorente comunità di artigiani “marangoni” e cioè di falegnami. La chiesa di impianto neoclassico è stata costruita nel 1797 alla confluenza di via Sant’Antonio e San Giuseppe e tutt’oggi è molto particolare e caratteristica la sua collocazione in alto rispetto piazza San Lucano.

Descrizione del contesto
di riferimento:

Borgo Pra è forse la parte storica della città di Belluno con maggior permanenza e continuità nel tempo. Forse la sua posizione defilata, relativamente lontano dal centro e anche dal porto di borgo Piave ha mantenuto questo borgo, nonostante alcune modificazioni importanti, riconoscibile nel suo sviluppo complessivo. La piazza di San Lucano centro vitale del borgo ha subito una manomissione importante sul lato sud, poiché è stato demolito un antico edificio per far posto ad una strada. Quest’apertura ha deformato la continuità insediativa che faceva apparire la piazza come una corte estesa.

Descrizione altre attrattive
(paesaggi e luoghi d’acqua,
prodotti tipici locali e servizi
turistici aggiuntivi)

Lungo il torrente Ardo si snoda un percorso pedonale che arriva dal Fol fino al ponte di borgo Pra. Il percorso permette di fiancheggiare il borgo nella sua parte nord-occidentale e collega i due importanti siti, sede dell’antica operosità bellunese.

Commenti/note

Percorrendo a piedi il sentiero sull’argine del Piave è possibile collegarsi all’itinerario lungo l’Ardo.

Compilatore della scheda

Francesco Visentin / Francesco Vallerani