| PIAVE: Belluno e Treviso   | DRAVA: Dobbiaco e Wörthersee      
    SITO: <precedente - successivo>
Sito n. Descrizione Località file PDF
116 Torbiere di Danta Danta di Cadore  
Siti Interesse Naturalistico (SIN) (vedi scheda n. 8)  
 
Vedute delle Torbiere di Danta (Foto: Progetto LIFE  Danta sito www.cadore.it/danta/torbiera/home.html)

Vedute delle Torbiere di Danta (Foto: googleearth)

  • Dati identificativi
  • Estensione sito
  • Qualità e valori
  • Stato di conservazione
  • Riferimenti
  • Descrizione

Nome del sito/manufatto

Torbiere di Danta

Tipo sito:

Sito fondamentale per unicità e complessivo stato di conservazione e per una motivazione biogeografica. Quest’area è un fondamentale habitat sia per una flora che per una fauna diversificata. Vi si trova una complessità e articolazione di ambienti umidi di pregio, si riconoscono più biotopi torbosi tra loro distinti, in alcuni casi collegati da una rete di impluvi ed ambienti umidi di minor importanza. I resti dei vegetali, in quest’area si accumulano, non subendo i normali processi di decomposizione in virtù della presenza di acqua che crea ambienti poveri di ossigeno che favoriscono l’accumulo di sostanza organica sotto forma di torba.
Queste aree umide sono, il luogo in cui è possibile ritrovare un tipo di vegetazione molto particolare legato alla presenza dell’acqua. I muschi e le epatiche trovano in queste zone le condizioni per uno sviluppo ottimale e alcune piante superiori si adattano attraverso strategie diverse a vivere in questi ambienti. Un ulteriore presenza poco visibile ma molto significativa dal punto di vista naturalistico e ambientale sono le alghe e i cianobatteri delle torbiere oltre che la presenza di numerosi funghi. Le torbiere sono caratterizzate da un accumulo di sostanza organica parzialmente decomposta in condizioni di forte idratazione del substrato.
Il complesso delle torbiere di Danta, rappresenta per numero di specie rare presenti, qualità delle cenosi e stato di conservazione uno dei siti di maggior rilevanza naturalistica e di interesse floristico-vegetazionale della regione Veneto. Tre sono le aree particolarmente significative per dimensioni e complessità ecologica. Una quarta torbiera di straordinario valore naturalistico, non è compresa nel perimetro del SIC, ma in quello più esteso della ZPS di recente ridefinizione “Dolomiti del Cadore e del Comelico.

Localizzazione (Comune, Prov):

Comune di  Danta di Cadore, BL, Italia

Coordinate GIS:

Coordinate (tipologia Gauss Boaga): X: 1768142 - Y: 5162620  

Anno di
realizzazione/istituzione:

Istituito come sito di interesse comunitario (SIC)  formulario standard IT 3230060 dal 2004

Responsabile per la gestione:

Regione Veneto, Comune di Danta, Provincia di Belluno

Istituto di riferimento:

Proprietà comunale, si osserva però la presenza di alcune zone di proprietà privata

Destinazione originaria:

Prati utilizzati per produrre fieno da sfalci regolari

Destinazione attuale:

- Sito SIC per la rete natura 2000 con formulario standard IT 3230060;
- Biotopi di elevato interesse naturalistico, riconosciuti dai piani comunali e sovracomunali.

Accessibilità:

L’accessibilità e semplice procedendo da Vittorio Veneto si procede verso  Sappada circa a metà strada tra le due città si trova il comune di Danta dove è chiaramente segnalato come raggiungere la torbiera.

Contatto per la visita:

Libero accesso.

Superficie

Le torbiere di Danta hanno una estensione di circa 200 ha

-

-

-

-

-

-

Qualità delle acque

Il paesaggio delle torbiere è caratterizzato da un ambiente acquitrinoso dove si sviluppa una vegetazione tipicamente palustre, sono caratteristici i ristagni d’acqua.

Valori ambientali e paesaggistici

Il contesto delle torbiere è di sicuro interesse naturalistico e paesaggistico perché l’elevato tenore di biodiversità animale e vegetale assicura sempre una grande varietà di scenari. La vegetazione caratteristica delle torbiere alte è predominata da sfagni, oltre che da alghe, briofite, pteridofite (licopodi, equiseti e felci) e conifere di taglia bassa (pino mugo). I cumuli di sfagni costituiscono un ambiente particolare nel quale vivono solo alcune specie molto specializzate, quali l'Andromeda (Andromeda polifolia), la Licopodiella (Lycopodiella inundata), le Drosere (Drosera rotundifolia, Drosera longifolia), i Mirtilli (Vaccinium microcarpum, Vaccinium uliginosum), le Carici (Carex pauciflor, Carex limosa), il Tricoforo cespuglioso (Trichophorum caespitosum) e i Pennacchi (Eriophorum vaginatum).
Nelle torbiere basse la vegetazione è più rigogliosa, grazie al suolo generalmente ricco di sostanze nutritive, prevalgono le monocotiledoni igrofile con la presenza, più o meno sporadica, di altre piante igro-acidofile appartenenti al gruppo delle felci e a quello delle angiosperme. Sui terreni calcarei, è possibile osservare la cosiddetta "vegetazione di alti Carici" (Carex rostrata), i Pennacchi a foglie larghe (Eriophorum latifolium) e la Parnassia (Parnassia palustris). Anche sui suoli silicei sono spesso presenti numerose Carici (Carex rostrata, Carex fusca, Carex nigra ecc.), i Pennacchi (Eriophorum vaginatum) e i tricofori (Trichophorum alpinum).
Una situazione vegetazionale intermedia fra quella delle torbiere alte e basse si osserva, infine, qualora una torbiera bassa presenti cumuli a sfagni più o meno frequenti ed estesi. In queste tipo di torbiere oltre a varie specie di sfagni, è possibile osservare piante quali le Carici (Carex limosa), le Drosere (Drosera rotundifolia, Drosera longifolia) e la rincospora (Rhincospora alba).
La componente faunistica è rappresentata da elementi altrettanto significativi e localizzati, tra i quali abbiamo per gli anfibi, oltre alle caratteristiche specie quali Rana temporaria (Rana temporaria) e Tritone alpino (Triturus alpestris), una buona popolazione di Ululone (Bombina variegata); tra i rettili la cenosi ospita una specie euriterma ed eurizonale,cioè l'Orbettino (Anguis fragilis), accompagnata da entità microterme, come la Lucertola vivipara (Zootoca vivipara), il Marasso (Vipera berus) ed il Colubro liscio (Coronella austriaca); tra gli uccelli la Civetta capogrosso (Aegolius funereus), la Cincia mora (Parus ater), la Cincia dal Ciuffo (Parus cristatus), la Cincia bigia (Parus montanus), il Rampichino alpestre (Certhia familiaris), la Rondine montana (Ptyoprogne rupestris), la Passera scopaiola (Prunella modularis), il Crocere (Loxia curvitrostra) ed il Merlo dal collare (Turdus torquatus); Ma tra tutti l'uccello che riveste maggiore interesse naturalistico è il poco noto re di quaglie, che si trova nell'area solo durante il periodo estivo. Infine tra i mammiferi i Toporagni comune e nano (Sorex aranaeus e S. minutus), Toporagno acquatico (Neomys anomalus), l'Arvicola rossastra (Clethrionomys glareolus) e Topo selvatico dal collo giallo (Apodemus flavicollis).

-

-

-

-

Stato attuale:

Molto buono, continui monitoraggi e studi di gestione finanziati anche dalla comunità Europea

Restauri e compromissioni
significative:

Sfalci, creazione di canali di drenaggio, controllo espansione bosco

Vulnerabilità:

L’eventuale ampliamento della fruizione comporta grandi rischi per la torbiera, invasione del bosco, presenza di manufatti, alterazione chimica per la distribuzione del sale, assetto idrogeologico.

Categoria/parole chiave

Torbiera /Praterie /Brughiere /Paludi

Fonti:

Provincia di Belluno / Regione Veneto / Comune di Danta

Archivi:

Regione Veneto, Biblioteca Civica di Belluno

Bibliografia:

Progetto life Danta, www.cadore.it/danta/torbiera/home.html;
Provincia di Belluno (Relazione annuale sulla qualità delle acque in provincia di Belluno, rapporto sullo stato dell’ ambiente provincia di Belluno, pubblicazioni  ARPAV);
Manuale “Collaborazione scientifica tra regione Veneto e CINSA finalizzata alla definizione e applicazione di strumenti e metodi per la gestione di rete natura 2000”;
AA.VV., 2001. Studio di 15 biotopi in area dolomitica. Parte floristico-vegetazionale a cura di C. Lasen;
Piano Transfrontaliero Comelico Ost Tirol;
Sito www.valcomelico.it;
Formulario standard IT3230060 della Rete Natura 2000.

Descrizione dell’opera/
sito/manufatto

Il sito SIC di Danta è ubicato ai limiti settentrionali dell’area dolomitica, su un promontorio che si stacca dal Gruppo delle Dolomiti di Sesto, proteso sulla valle del Piave e racchiuso a Nord-Est dal torrente Padola e a Sud-Ovest dal torrente Ansiei. L’altopiano al cui margine sorge l’abitato di Danta raggiunge una altitudine massima pari a 1.661 m.

Descrizione del contesto
di riferimento:

Il comprensorio del Comelico è quel angolo alpino situato nell'alta provincia di Belluno al confine con il Friuli Venezia Giulia. Situata a 1400 metri di altitudine l’area nei dintorni di Danta di Cadore gode di una privilegiata esposizione al sole dato che si trova sul versante esposto a sud ed è circondata da un ambiente naturale pressoché integro, ricoperto per vaste superfici da densi boschi di conifere: principalmente abeti e larici, vi si trovano piante rare e associazioni vegetali di eccezionale importanza fito-geografica che si associano alla bellezza intrinseca dei paesaggi in cui si inseriscono e ad una ricca fauna di uccelli. Nell’area si alternano boschi e piccoli insediamenti urbani che sono coronati dalla presenza delle cime dolomitiche che formano un panorama di rara bellezza.

Descrizione altre attrattive
(paesaggi e luoghi d’acqua,
prodotti tipici locali e servizi
turistici aggiuntivi)

Dal 2008 è stato inaugurato il sentiero turistico attraverso la torbiera di Danta e contemporaneamente anche il museo paleontologico  con punto informativo, questo arricchisce sicuramente l’offerta turistica di quest’area.
Nei dintorni è possibile visitare Danta di Cadore, che è un comune di 552 abitanti a m. 1396 s.l.m., dove si ritrovano ulteriori sentieri escursionistici come in tutto il Cadore, e dal quale è facilmente raggiungibile sia Comelico superiore che Auronzo di Cadore nonché altri caratteristici centri abitati di notevole interesse che offrono ulteriori possibilità per conoscere questa zona, le tradizioni locali e l’accoglienza. Le possibilità per svolgere attività sportive sono un ulteriore vantaggio di queste aree che sono molto dotate soprattutto di impianti sciistici di pregio. Nel comprensorio del Comelico i prodotti e i piatti sono quelli della tradizione montana e, come in ogni area montana che si rispetti, le produzioni lattiero casearie la fanno da padrone. Tra i prodotti dell'artigianato di assoluto interesse sono i laboratori di produzione e montaggio degli occhiali, le botteghe di antiquariato che dispongono di pezzi di pregio provenienti dal Tirolo, dal Comelico e dal Cadore, e i numerosi laboratori artigiani di lavorazione artistica del legno.

Commenti/note

-

Compilatore della scheda

Mauro Nicoletti / Marco Abordi