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Sito n. Descrizione Località file PDF
148 Fontana di Valle di Cadore Valle di Cadore  
Architetture Storico Artistiche (ASA) (vedi scheda n. 22)  
Fontana di Valle di Cadore. Foto: Archivio Fotografico Centro Civiltà dell’Acqua
foto di Arnoldo Marchetti dell’inizio del XX sec (copyright Magnifica Comunità Cadorina e Alinari)

  • Dati identificativi
  • Struttura edilizia
  • Architettura interna
  • Stato di conservazione
  • Riferimenti
  • Descrizione

Nome dell’opera/manufatto

Fontana di Valle di Cadore

Tipo edilizio:

Fontana ottagonale

Localizzazione (Comune, Prov):

Valle di Cadore – Borgata Costa - via Romana (di fronte al civico 4), BL, Italia

Coordinate GIS:

Coordinate (tipologia Gauss Boaga): X: 1755738 - Y: 5145558

Anno di realizzazione:

Non datata ma, verosimilmente databile alla prima metà del XIX secolo

Progettista:

Sconosciuto

Committenza:

Pubblica

Destinazione originaria:

Fontana pubblica

Destinazione attuale:

Fontana pubblica ed elemento di arredo urbano

Accessibilità:

La fontana si trova sulla curva, a lato della strada statale n. 51 di Alemagna, in Borgata Costa, di fronte al quattrocentesco Palazzo Piloni-Costantini.

Contatto per la visita:

Accesso libero

Pianta

Ottagonale

Tecnica Muraria

Pietra di Castellavazzo; ferro

Solai

-

Basamento

La fontana poggia su di un basso gradino ed è posta sulla piazzetta con rivestimento in ciottoli.

Misure

Le otto lastre che formano la vasca misurano cm. 170 di larghezza e cm. 110 di altezza.

Scale

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Arredi interni

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Decorazioni / Iscrizioni

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Stato attuale:

Discreto

Restauri e compromissioni
significative:

Nessun restauro documentato

Categoria/parole chiave

Fontane / Estetica dell’acqua

Fonti:

Edite

Archivi:

Biblioteca Comunale di Calalzo di Cadore

Bibliografia:

I. Da Deppo, E. Favero, L’acqua e le sue forme. Lavatoi e fontane del Centro Cadore, Tipografia Piave, Belluno, 2003
G. Palatini, Case Cadorine. Restaurando la casa di Tiziano, Pieve, Tipografia, 1932

Descrizione dell’opera/
sito/manufatto

Si tratta di un’antica fontana ottagonale in pietra per la quale mancano indicazioni relativi all’autore e alla data di costruzione.
Sulle sponde esterne della vasca sono applicati dei tiranti in ferro e la colonna è legata alla vasca con otto spranghe binate, usate anche come base d’appoggio per i secchi. Le sponde sono lavorate con riquadri scanalati e la colonna centrale sorregge un vaso con coperchio decorato con quattro mascheroni aggettanti e terminante con una sfera. Ricorre qui la stessa tipologia di colonna della fontana di Domegge di Cadore, datata alla fine del XVIII secolo, e della vecchia fontana in piazza a Calalzo, oggi scomparsa, senza però la decorazione a baccelli sul vaso di quest’ultime.

Descrizione del contesto
di riferimento:

La fontana si trova all’imbocco dell’antica Borgata Costa, un tempo passaggio obbligato per merci e persone che da Perarolo salivano verso Ampezzo.
Sul bivio, vicino alla fontana sorgeva la quattrocentesca Chiesa della Spirito Santo, abbattuta tra il 1820 e il 1830 per far posto alla strada regia postale detta di Alemagna e ricordata come il luogo dove i Cadorini, nel 1420, presero la decisione di entrare a far parte della Repubblica veneziana al motto “eamos ad bonos venetos”.

Descrizione altre attrattive
(paesaggi e luoghi d’acqua,
prodotti tipici locali e servizi
turistici aggiuntivi)

A metà di via Romana vi è un’altra fontana ottagonale più piccola (ogni lastra misura cm.136 x cm.86) con colonna centrale con una semplice decorazione terminala “a pigna” e con  la data “1880”, non ben leggibile, scolpita su di un lato.
Su un promontorio poco lontano e in posizione dominante sorge la chiesa parrocchiale di San Martino dal cui sagrato si può ammirare il panorama sul torrente Boite, affluente del Piave.
Più a sud si trova il ponte ligneo coperto, sul torrente Rualan attraverso il quale si accede per arrivare a piedi verso Perarolo.
In prossimità del Rusecco, un altro ruscello che attraversa l’abitato di Valle, sono state fatte importanti scoperte archeologiche e avvenne la famosa “Battaglia di Rusecco” del 2 marzo 1508 tra le truppe imperiali e i veneziani, coadiuvati dai cadorini.

Commenti/note

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Compilatore della scheda

Letizia Lonzi / Lionello Puppi