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Sito n. Descrizione Località file PDF
176 Via dei mulini Cison di Valmarino  
Siti Etnografici (SE) (vedi scheda n. 85)  
Il mulino Masutti in borgo Capretta-Mugnai. Foto: Archivio Fotografico Centro Civiltà dell’Acqua Il mulino Fiorin. Foto: Archivio Fotografico Centro Civiltà dell’Acqua Il lavatoio del mulino Fiorin. Foto: Archivio Fotografico Centro Civiltà dell’Acqua
Percorso lungo la roggia. Foto: Archivio Fotografico Centro Civiltà dell’Acqua Ponte canale a S.Silvestro. Foto: Archivio Fotografico Centro Civiltà dell’Acqua Salto d’acqua e presa della derivazione presso i mulini di Cencio Ciae. Foto: Archivio Fotografico Centro Civiltà dell’Acqua

  • Dati identificativi
  • Struttura - contesto - peculiarità
  • Stato di conservazione
  • Riferimenti
  • Descrizione

Nome dell’opera/sito/
Manufatto :

Via dei mulini

Tipo edilizio / Sito:

Manufatti idraulici

Localizzazione (Comune, Prov):

Cison di Valmarino (frazione Campo Molino), TV, Italia

Coordinate GIS:

Coordinate (tipologia Gauss Boaga): X: 1743605 - Y: 5095480

Anno di realizzazione:

Gli opifici idraulici situati lungo il corso del Rujo, attivi già in età medievale, vennero ristrutturati dai conti Brandolini nel corso del XVII secolo.

Committenza:

Privata

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Destinazione originaria:

Nella valle del Rujo a nord di Cison erano attivi numerosi opifici, tra cui molini, folli ed una segheria

Destinazione attuale:

Sito etnografico di grande interesse, dotato di un percorso pedonale che congiunge i manufatti idraulici.

Accessibilità:

Libero accesso

Contatto per la visita:

Non necessario

STRUTTURA EDILIZIA

Pianta

I manufatti idraulici sono disposti lungo il corso del torrente Rujo, tra il limite settentrionale del paese di Cison di Valmarino e la località di San Silvestro.

Tecnica Muraria

Gli edifici presentano murature con pietre a vista o intonaco tradizionale.

Solai

Lignei

Coperture

Le coperture sono realizzate con tegole in laterizio.

CONTESTO AREALE DI RIFERIMENTO

Relazione dell’edificio (dei siti)
con il contesto fluviale

La valle del Rujo a nord di Cison è stata per secoli una zona di produzione molto importante nell’ambito geografico della pedemontana trevigiana. Lungo il corso del fiume funzionavano infatti numerosi opifici che sfruttavano l’energia idraulica del torrente.

ELEMENTI ARCHITETTONICI PECULIARI

Caratteristiche edilizie attinenti all’uso dell’acqua

I manufatti idraulici venivano alimentati dalla roggia che si allunga sulla sinistra idrografica del torrente, la Rujea, che capta una parte delle acque del Rujo nella zona di San Silvestro e si ricongiunge al fiume presso il borgo Capretta-Mugnai.

Stato attuale:

Il percorso lungo la Rujea si trova in ottimo stato. Alcuni opifici sono divenuti abitazioni private, altri sono disabitati ma non particolarmente degradati.

Restauri e compromissioni
significative:

La roggia e il sentiero attiguo sono stati ripuliti e sistemati tra il 1996 e il 2000, mentre nel 1997 si è provveduto alla ricostruzione del ponte canale in prossimità dei mulini di San Silvestro, crollato nel 1983.

Categoria/parole chiave

Opifici idraulici (mulini) / Archeologia industriale

Fonti:

Edite

Archivi:

Biblioteca civica di Treviso

Bibliografia:

AA.VV., Il Rujo. Itinerari tra natura e storia (pieghevole illustrativo), circolo culturale “al Mazarol” e associazione “La Via dei Mulini”, Cison di Valmarino2002
AA.VV., Il Veneto paese per paese, Bonechi, Firenze 1998

Descrizione dell’opera/
sito/manufatto

Gli antichi opifici idraulici sono ben visibili percorrendo il sentiero attrezzato che costeggia la piccola derivazione della Rujea, che si trova sulla sponda sinistra del torrente Rujo. Inoltrandosi nel borgo Capretta-Mugnai, a nord del centro abitato di Cison, dove la roggia scorre in un tratto sotterraneo, si incontrano due edifici, che costituivano il mulino Masutti e l’attigua latteria. Proseguendo verso settentrione lungo il percorso, si lambisce il fabbricato dove funzionava un follo e si raggiungono i manufatti idraulici della zona di Campo Molino, in località Bosc de Fol. In questo luogo sorgono i mulini Moret e, più a monte, il mulino Fiorin, che presenta una ruota rossa in ferro sulla parete occidentale ed è affiancato da un ampio lavatoio. Dopo aver attraversato i ruderi di un altro follo, il sentiero procede verso il ponte canale di San Silvestro, sempre a ridosso della roggia. A poca distanza dall’infrastruttura, ricostruita nel 1997, sono situati i mulini di Cencio Ciae. Questo opificio, disposto su un pendio sulla destra idrografica del Rujo, sfruttava il notevole salto d’acqua della canaletta di derivazione: sostenuta da un possente muraglione, la roggia, ora sulla riva destra, si trovava ad una discreta altezza rispetto all’alveo del Rujo, un dislivello sufficiente a far muovere ben due ruote per l’attività molitoria.

Descrizione del contesto
di riferimento:

Gli opifici idraulici sorgono in prossimità del torrente Rujo, nella valle che si apre a nord del paese di Cison di Valmarino, ai piedi delle prealpi trevigiane.

Descrizione altre attrattive
(paesaggi e luoghi d’acqua,
prodotti tipici locali e servizi
turistici aggiuntivi)

Il percorso della “via dei mulini”, che termina all’altezza della località di San Silvestro, ha una sua appendice settentrionale, che percorre il tratto superiore del Rujo. Questo sentiero, denominato “Bujon del Gal”, attraversa, con l’ausilio di guadi e passerelle, un contesto vallivo di gran valore naturalistico, dove si incontrano cascatelle e bacini naturali modellati sulla roccia dal torrente.

Commenti/note

La “via dei mulini” costituisce una tappa dell’itinerario “via dell’acqua”, che interessa diverse aree del territorio della Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane.

Compilatore della scheda

Lucio Bonato