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Sito n. Descrizione Località file PDF
19 Chiesa di San Gottardo Sospirolo  
Architetture Storico Artistiche (ASA) (vedi scheda n. 41)  
Vedute della chiesa di San Gottardo. Foto: Archivio Fotografico Centro Civiltà dell’Acqua Vedute della chiesa di San Gottardo. Foto: Archivio Fotografico Centro Civiltà dell’Acqua Dipinto intreno. Particolare del Santo. Foto: Archivio Fotografico Centro Civiltà dell’Acqua
Veduta di casone rustico in buono stato di conservazione nei pressi della chiesa. Foto: Archivio Fotografico Centro Civiltà dell’Acqua

  • Dati identificativi
  • Struttura edilizia
  • Architettura interna
  • Stato di conservazione
  • Riferimenti
  • Descrizione

Nome dell’opera/manufatto

Chiesa di San Gottardo

Tipo edilizio:

Edificio religioso

Localizzazione (Comune, Prov):

Sospirolo – loc. San Gottardo, BL, Italia

Coordinate GIS:

Coordinate (tipologia Gauss Boaga): X: 1740496 - Y: 5117477

Anno di realizzazione:

Frutto di una serie di ristrutturazioni. Potrebbe essere sorta verso la metà del XV secolo con modifiche successive

Progettista:

Anonimo

Committenza:

Religiosa

Destinazione originaria:

Chiesa appartenente all’antico nucleo conventuale di San Marco di Vedana, originariamente dedicata a San Marco e a San Gottardo

Destinazione attuale:

Chiesa

Accessibilità:

Visitabile su richiesta

Contatto per la visita:

Contatto Parrocchia di Mas Peron (stesso parroco) 0437 87107

Pianta

Unica navata con abside voltato a botte, sacrestia e campanile

Tecnica Muraria

Pietra intonacata

Solai

Sul soffitto voltato corrono quattro tiranti in ferro

Coperture

In tegole

Pavimenti

Lastre di pietra

Scale

Una ripida scaletta conduce al palco di cantoria in controfacciata

Arredi interni

Conserva numerose opere d’arte: una copia della quattrocentesca tempera su tavola di manifattura tedesca, raffigurante San Gottardo vescovo (ora esposto al Museo Diocesano di Feltre), l’altare maggiore ligneo “a portale”  attribuito a Giovanni Battista Auregne con la pala di Francesco Frigimelica il vecchio, gli altari laterali lignei contenenti tele seicentesche con S. Salvatore da un lato e S. Brunone e S. Gottardo dall’altra. Sopra l’ingresso laterale una tela settecentesca raffigurante oltre alla Madonna con il Bambino e San Giovannino, anche San Giovanni Nepomuceno la cui devozione è collegabile al vicino torrente Cordevole.
Dodici Apostoli scolpiti da un ignoto scultore bellunese arricchivano la zona presbiteriale sopra il dossale e ora, dopo un deposito temporaneo presso il Museo Civico di Belluno, sono conservati al Museo Diocesano di Feltre.
Il coro e le balaustre sono stati intagliati in legno di noce da un anonimo nel 1645.

Decorazioni

La chiesa non presenta decorazioni ad affresco o simili.

Stato attuale:

Discreto anche se l’interno è stato oggetti di numerosi furti e ora la navata risulta alquanto spoglia

Restauri e compromissioni
significative:

Demolizione del portico con eleganti colonnine, davanti all’ingresso laterale (XX secolo);
restauri degli arredi interni (dipinti, altare maggiore, coro e balaustre) tra il 1995 e il 1999; restauro della tempera su tavola con san Gottardo nel 1980.

Categoria/parole chiave

Paesaggi scenici (Veduta sul Cordevole, affluente del Piave)

Fonti:

Edite

Archivi:

Biblioteca civica di Belluno
Archivio della Curia Vescovile di Belluno

Bibliografia:

F. Caldart, Rassegna economica a cura della C.C.I.A.A di Belluno, XVII, 1969, n. 3, pp. 16-20
M.G. Cavinato, Dolomiti, V, 1982, 3, pp. 23-25
T. De Nardin, G. Poloniato, G. Tomasi, La via degli Ospizi. Sulle antiche tracce di viandanti in Val Cordevole, Santa Giustina, 2002
G. Secco, La Piave, Cornuda, 1990
A. M. Spiazzi, G. Galasso, R. Bernini, L. Majoli, A nord di Venezia. Scultura e pittura nelle vallate dolomitiche tra Gotico e Rinascimento, scheda n. 9, Cinisello Balsamo, 2004
A. M. Spiazzi, G. Galasso, R. Bernini, L. Majoli,  A nord di Venezia. Scultura e pittura nelle vallate dolomitiche tra Gotico e Rinascimento, scheda 1, Cinisello Balsamo, 2004
A. M. Spiazzi, Scultura lignea  barocca nel Veneto, Cinisello Balsamo,1997
F. Tamis, La chiesa di San Gottardo, Belluno, 1983
L. Viel, Culti e santuari in D. Perco, La cultura popolare nel bellunese, Cinisello Balsamo, 1995

Descrizione dell’opera/
sito/manufatto

Eretta all’imbocco della Val Cordevole la chiesa accoglieva i viandanti, i pellegrini e gli ammalati che transitavano lungo il fiume.
L’attuale chiesa non è quella rappresentata negli antichi disegni che doveva avere un aspetto più dimesso rispetto all’attuale ampio edificio, con navata unica coperta con volta a botte. In antico davanti all’ingresso laterale esisteva un piccolo loggiato su esili colonne.
Sull’attuale abitato di San Gottardo si trovava in origine la cappella dell’ospizio medievale di Vedana, intitolato a San Marco.
La chiesa era annessa alla struttura assistenziale e fu uno dei santuari più popolari del Bellunese per la forte devozione verso San Gottardo, santo benedettino protettore dei viandanti e guaritore, implorato specialmente contro la febbre, l’idropisia, la poliomielite e la gotta: sulla parete sinistra del coro sono ancora appese le stampelle lasciate dai pellegrini che invocavano la guarigione. Secondo una tradizione, nel 1615, uno dei proprietari delle miniere di Agordo, Francesco Crotta, scoraggiato dalle ricerche infruttuose di una vena di rame, si raccolse in preghiera nella chiesa e, tornato agli opifici, trovò una nuova vena con la quale si arricchì ulteriormente. Rifece così a sue spese, in segno di ringraziamento, il tetto dell’edificio sacro dove aveva sostato.
Esiste una chiesa dedicata a S. Gottardo anche nei pressi di Caorera, dove ha funzionato l’ultimo traghetto della media Piave ma in quest’ultimo caso san Gottardo viene indicato come patrono dei traghettatori.

Descrizione del contesto
di riferimento:

La chiesa si trova nel piccolo borgo di San Gottardo che dovrebbe coincidere con il luogo dove fu costruito l’ ospizio di San Marco alla metà del XII secolo. Molto probabilmente il borgo di S. Gottardo fungeva da dimora temporanea dei monaci durante i lavori della Certosa di Vedana e luogo di riferimento dei monaci prima del completamento della stessa.
San Gottardo, accanto ad altri santi attestati nel bellunese, avrebbe fatto sgorgare acque miracolose. Nel volume “La Piave” è ricordata un’acqua curativa in prossimità della chiesa.

Descrizione altre attrattive
(paesaggi e luoghi d’acqua,
prodotti tipici locali e servizi
turistici aggiuntivi)

La Certosa di Vedana si trova a pochissime centinaia di metri e la sua storia si intreccia con quella di San Gottardo.
Nel borgo rimangono interessanti esempi di patrimonio architettonico rurale: in particolare si veda, di fronte alla chiesa, una casa a piloni in muratura con due loggiati sovrapposti e con poggioli in legno, comune nella vallata tra  Belluno e Feltre, ma che sta andando scomparendo.
Salendo verso la destra orografica del Cordevole si prosegue lungo la cosiddetta “Via degli Ospizi” per giungere all’ospizio di Candaten, ora comando Stazione del Corpo Forestale dello Stato.
Nei pressi si trova il lago di Vedana.
Sul vicino fiume Cordevole troviamo la Passerella del Peron.

Commenti/note

Tutta la zona è inserita nel Parco delle Dolomiti Bellunesi.

Compilatore della scheda

Letizia Lonzi / Lionello Puppi