| PIAVE: Belluno e Treviso   | DRAVA: Dobbiaco e Wörthersee      
    SITO: <precedente - successivo>
Sito n. Descrizione Località file PDF
110 Cascata delle Pile Calalzo di Cadore  
Siti Interesse Naturalistico (SIN) (vedi scheda n. 15)  
   

Vedute della Cascata delle Pile. Foto: www.magicoveneto.it

 

  • Dati identificativi
  • Estensione sito
  • Qualità e valori
  • Stato di conservazione
  • Riferimenti
  • Descrizione

Nome del sito/manufatto

Cascata delle Pile

Tipo sito:

Ripida cascata sulla roccia scoscesa che si getta per molti metri lungo un dirupo. Vi sono inoltre suggestivi canyon e tratti scolpiti nella roccia dal fiume di notevole pregio sia a monte che a valle.

Localizzazione (Comune, Prov):

Frazione di Praciadelan comune di Calalzo di Cadore, BL, Italia

Coordinate GIS:

Coordinate (tipologia Gauss Boaga): X: 1752181 - Y: 5152667 

Anno di
realizzazione/istituzione:

Struttura geomorfologia di antica formazione

Responsabile per la gestione:

Provincia di Belluno, comune di Calalzo di Cadore

Istituto di riferimento:

Provincia di Belluno

Destinazione originaria:

Area di competenza del Demanio Idrico

Destinazione attuale:

- La cascata fa parte del sito di interesse comunitario (SIC) della Rete Natura 2000 Gruppo Antelao Marmarole Sorapis
- Vincolo paesaggistico per la presenza del torrente Oten ai sensi dell’art. 142del Decreto Legislativo 41/2004
- Vincolo paesaggistico per la presenza del bosco, art. 142, lett. g), Decreto Legislativo 41/2004 e Decreto Legislativo 18 maggio 2001, n. 277

Accessibilità:

Per arrivare uscendo dalla A27 si procede sulla SS51 fino a Calalzo, poi bisogna percorrere la strada che da Calalzo porta a Praciadelan (m 1044), per poi proseguire (a piedi o in auto) lungo la Val d'Oten seguendo il sentiero n. 255 fino alla Capanna degli Alpini (m 1395). Da li parte il sentiero attrezzato che conduce fino alla cascata.

Contatto per la visita:

Libero accesso.

Superficie

Puntuale limitata all’area della cascata

-

-

-

-

-

-

Qualità delle acque

Buona qualità delle acque

Valori ambientali e paesaggistici

Il principale valore di quest’area è dato dal grande effetto scenico creato dal salto delle acque del torrente Oten. In questo tratto dominano rocce nude e il rumore dell’acqua e la sua forza sono i principali artefici del paesaggio circostante.
Lungo il versante esposto si trova la tipica vegetazione pioniera di ambienti ad alta pendenza. Si caratterizzano piante amanti dell’umidità (igrofile) come le briofite o i licheni. La scarsità di luce è un altro fattore che frena molto la successione di piante complesse in queste zone. Si trovano comunque esemplari interessanti adattati alla vita su queste rupi. Esemplari di felci o di piante più evolute possono insediarsi dove la formazione del substrato e la pendenza consentono condizioni più favorevoli.
Nelle aree circostanti si trova una valle ricca di vegetazione, soprattutto boschi di conifere e di faggi, vi si possono ammirare numerose varietà di fiori, tra cui driade, residuo glaciale delle migrazioni e pianta pioniera che, con le foglie rimaste della passata stagione e le lunghe affioranti radici, trattiene il mobile ghiaino della piana; salici che fungono da sostegni dei tralci rampicanti della clematide alpina; genzianella dei calcari si alterna a dafne striata e primula auricola. Val d'Oten dove, nascosta e protetta da ginepri e mughi, regna ancora la più preziosa, la più bella, la più rara delle orchidee: la scarpetta di Venere che impiega dieci anni tra la caduta del seme alla formazione del rizoma, dodici per il primo fiore.
Per quel che riguarda la fauna in zona troviamo varie specie di grande interesse soprattutto tra gli uccelli, dove si segnala la presenza di specie rare e minacciate come il falco pecchiaiolo (Pernis apivorus), il nibbio bruno (Milvus migrans), l’Aquila reale (Aquila chrysaetos) il francolino di monte (Bonasa bonasia), il Gallo cedrone o urogallo (Tetrao urogallus), il piviere tortolino o piviere tortolino eurasiatico (Charadrius morinellus),il gufo reale (Bubo bubo), la Civetta nana (Glaucidium passerinum), la Civetta capogrosso (Aegolius funereus), il Picchio nero (Dryocopus martius), la Pernice bianca (Lagopus mutus helveticus), il Fagiano di monte, o gallo forcello (Tetrao tetrix).

-

-

-

-

Stato attuale:

Il sito si trova in buone condizioni

Restauri e compromissioni
significative:

Regimazione delle acque

Vulnerabilità:

-

Categoria/parole chiave

Cascata / Boschi ripariali / Praterie /Zone di riposo biologico

Fonti:

Provincia di Belluno / Regione Veneto

Archivi:

Biblioteca Civica di Belluno, Fondazione Giovanni Angelini Centro Studi sulla Montagna.

Bibliografia:

ARPAV, Relazione annuale sulla qualità delle acque in provincia di Belluno, rapporto sullo stato dell’ ambiente provincia di Belluno
Formulario standard della Rete Natura 2000 - IT3230081 Gruppo Antelao - Marmarole – Sorapis
www.provincia.belluno.it
www.caicalalzo.it
www.comune.calalzo.bl.it

Descrizione dell’opera/
sito/manufatto

Cascata del Torrente Oten che nasce dai ghiacciai dell'Antelao e, passando per Calalzo, si butta nel Lago Centro Cadore meglio conosciuto come Lago di Calalzo. Lungo il tragitto del fiume ci sono numerosi canyon suggestivi e sbalzi di quota dell’acqua.

Descrizione del contesto
di riferimento:

La Val D'Oten è una lunga valle formata dalla catena delle Marmarole che la chiude a nord e dal massiccio del monte Antelao che la sovrasta a nord ovest. Il sito SIC e ZPS  Gruppo Antelao - Marmarole – Sorapis.

Descrizione altre attrattive
(paesaggi e luoghi d’acqua,
prodotti tipici locali e servizi
turistici aggiuntivi)

Calalzo sorge sulle rive occidentali del lago artificiale di Centro Cadore, alla destra del Molinà, suo tributario. La gran parte del territorio si estende però sulla retrostante val d'Oten, pressoché disabitata che, segnata dal corso del torrente, termina ai piedi del monte Antelao. Quest'ultimo, con i suoi 3.264 m s.l.m. rappresenta una delle principali cime dolomitiche, seconda solo alla Marmolada. La vicinanza con vari itinerari turistici sia per escursionismo, pesca o semplicemente relax (terme di Lagole) o la presenza di musei e chiese rende di sicuro interesse tutta l’area.

Commenti/note

-

Compilatore della scheda

Mauro Nicoletti / Marco Abordi / Michele Cassol