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Sito n. Descrizione Località file PDF
197 Ossario di Nervesa della Battaglia Nervesa della Battaglia  
Architetture Storico Artistiche (ASA) (vedi scheda n. 95)  
 
Vista frontale dell’Ossario. Foto: www.magicoveneto.it   Vista interno dell’Ossario. Foto: www.magicoveneto.it

  • Dati identificativi
  • Struttura edilizia
  • Architettura interna
  • Stato di conservazione
  • Riferimenti
  • Descrizione

Nome dell’opera/manufatto

Ossario di Nervesa della Battaglia

Tipo edilizio:

Monumento commemorativo

Localizzazione (Comune, Prov):

Nervesa della Battaglia, TV, Italia

Coordinate GIS:

Coordinate (tipologia Gauss Boaga): X: 1748934 - Y: 5079614

Anno di realizzazione:

Il Sacrario venne ultimato nel 1935

Progettista:

Arch. Felice Nori di Roma

Committenza:

Pubblica

Destinazione originaria:

Monumento alla memoria dei caduti della prima Guerra Mondiale che raccoglieva le salme di 9325 soldati provenienti da centoventi cimiteri sparsi lungo il medio Piave.

Destinazione attuale:

Luogo della memoria della Grande Guerra che sul Montello vide alcune delle più sanguinose ed efferate battaglie del fronte del Piave tra il novembre del 1917 e il novembre del 1918.

Accessibilità:

Il grande Ossario è posto a due chilometri dal centro di Nervesa della Battaglia sul Colesel delle Zorle. E’ ben indicato ed è facilmente raggiungibile. All’ultimo piano dell’Ossario c’è il museo “Sacrario del Montello”.

Contatto per la visita:

Libera. Per visite guidate contattare il comune di Nervesa della Battaglia (TV)
http://www.comune.nervesa.tv.it/hh/index.php?jvs=0&acc=1

Pianta

Il monumento s’innalza da una grande base quadrata in pietra chiara che comprende il Sacrario vero e proprio.

Tecnica Muraria

Tutto il monumento è costituito da pietre chiare.

Solai

Il grande Sacrario militare a più piani è interamente lastricato in pietra.

Coperture

La particolare conformazione dell’edificio, che si presenta come un monumento marziale si ispira all’antica arte fortificatoria, basa la sua imponenza sulla asimmetricità che lo contraddistingue. La copertura non differisce dalle pareti e come tutto il monumento è in pietra. Negli ultimi anni è stata realizzata una copertura piramidale in lastre traslucide di policarbonato per far luce all’ultimo piano.

Pavimenti

Molti dei pavimenti interni del Sacrario sono in marmo come quelli della cappella che si trova al centro del corridoio del secondo piano e che presenta varietà di marmo policromo.

Scale

L’edificio si articola su quattro piani e le scalinate in marmo sono affiancate da corrimano in ferro smaltato e sorrette da pilastri in pietra poggianti su archi.

Arredi interni

L’interno del Sacrario è assai singolare. Nei primi due piani sono ricavati dei corridoi anulari in parte illuminati dall’alto, alle cui pareti sono disposti i loculi dei caduti. Alla sommità dell’ultimo piano della “torre” si può accedere attraverso quattro finestroni.

Decorazioni

L’architettura, sobria, è ispirata alle opere di architettura romana coeve, non ha particolari frastagliamenti e con limitate ornamentazioni.

Stato attuale:

L’ossario è in buono stato di conservazione

Restauri e compromissioni
significative:

Non ci sono segni di particolari compromissioni, perché globalmente il fabbricato è ben strutturato e conservato. La copertura piramidale del torrione è stata aggiunta successivamente.

Categoria/parole chiave

Percorsi della Grande Guerra / Paesaggi scenici / Luoghi della Memoria

Fonti:

Edite

Archivi:

Biblioteca comunale di Nervesa della Battaglia
Biblioteca civica di Belluno

Bibliografia:

AA. VV., Montello, Fagarè ed altri vicini sacrari militari italiani e stranieri, Arti grafiche Francesco Garroni, Roma 1982
A. Paolillo D. Zanetti, Il Montello, Zanetti Editore, Belluno 2004
G. Mazzotti, Treviso. Piave-Grappa-Montello, Dario De Bastiani Editore, Vittorio Veneto 2007
www.frontedelpiave.info

Descrizione dell’opera/
sito/manufatto

Il Sacrario, si trova a due chilometri dal centro abitato di Nervesa e vi si giunge per mezzo di una strada ombreggiata da pini. E’ un imponente monumento che raggiunge i 32 metri di altezza ed è simmetrica sui quattro fronti. Si presenta come un’alta e massiccia torre quadrata, aperta e rastremata verso l’alto che poggia su una grande base quadrata in pietra chiara con facciate costituite da tre ordini di mezze colonne tagliate da fasce sovrapposte. Al centro c’è il grande portale d’ingresso, di gusto classico, ornato di grandi colonne che sorreggono un ampio frontale. Sotto il portale alla sommità di una scalinata scenica si apre il grande portone in bronzo da cui si accede all’interno del Sacrario. All’interno riposano i resti di 9325 soldati dei quali 6099 identificati e ben 3226 rimasti ignoti.
Le salme dei caduti noti sono ordinate in righe di sei lungo tutte le pareti del primo e secondo ripiano. Ogni salma è sigillata nei loculi da lastre di marmo che portano inciso nome cognome e grado del defunto. I militi ignoti sono raccolti in grandi tombe collettive sulle quali sono incise delle epigrafi molto particolari ed evocative. All’interno del torrione è stato allestito un museo nel quale sono raccolti vari reperti bellici raccolti in queste zone come armi, cartine del tempo, vestiario e altro materiale della vita quotidiana dei soldati al fronte.Il colle dove sorge il monumento, Colesel delle Zorle, è circondato da un’ampia zona recintata e sistemata a parco.

Descrizione del contesto
di riferimento:

Il monumentale Sacrario sorse proprio a Nervesa perché in questa zona del Montello, dalla disfatta di Caporetto dell’ottobre 1917 fino alla battaglia del solstizio (15-24 giugno 1918), si assestò il fronte Italiano che dallo Stelvio correva lungo il fiume Piave. Nervesa fu rasa al suolo dalle cannonate nemiche e pagò un alto e drammatico dazio alla guerra. Su queste colle e sulle rive di questo fiume si consumarono infinite battaglie che resero immortale nel ricordo degli italiani il fiume Piave che divenne da allora “Fiume Sacro alla Patria”. In queste territorio si combatterono le famose tre battaglie del Piave e cioè: la battaglia di arresto che durò dal 30 ottobre 1917 alla primavera del 1918. Dalla primavera 1918 iniziò la cosiddetta battaglia difensiva con gli austo-ungarici che cercano di forzare il fronte e che si concluse con la battaglia del Solstizio e infine l’ultimo grande sforzo con l’offensiva finale di Vittorio Veneto da parte degli Italiani e la vittoria finale.

Descrizione altre attrattive
(paesaggi e luoghi d’acqua,
prodotti tipici locali e servizi
turistici aggiuntivi)

Il Montello non è solamente un luogo di guerra, ma un colle che incanta coloro che decidono di vistarlo per la sua varietà di specie arboree e animali. Dal Sacrario la vista sulla Pianura circostante e sul letto del fiume Piave è favolosa. Da questo luogo privilegiato di osservazione si intravedono i resti della grande Abbazia di Sant’Eustachio, distrutta irreparabilmente durante il sanguinoso conflitto e della quale rimangono oggi solo delle suggestive rovine che ci possono però fare intuire l’antico splendore e la grande storia che hanno osservato. In questa abbazia famosa per avere ospitato Monsignor della Casa venne scritto il “Galateo” che il grande poeta di Soligo Andrea Zanzotto ha fatto rivivere nel suo immenso lavoro “Galateo in Bosco”.

Commenti/note

La zona del Montello si presta particolarmente per le escursioni e per chiunque desideri fare delle passeggiate immerso in una fantastica cornice di storia, natura e cultura. Sono attivi molti percorsi, sia ciclabili che pedonali che possono incontrare le varie aspettative dei fruitori e le loro rispettive preferenze poiché sono organizzati in diversi itinerari tematici. Sono presenti nel luogo numerose tabelle e cartelli che aiutano il visitatore nell’orientamento.

Compilatore della scheda

Francesco Visentin / Francesco Vallerani