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Sito n. Descrizione Località file PDF
199 Colline di Pieve di Soligo, luoghi zanzottiani Pieve di Soligo  
Siti Interesse Naturalistico (SIN) - Siti Etnografici (SE) (vedi scheda n. 87)  
 
Colline terrazzate dalla chiesa di San Gallo a Soligo. Fonte: www.magicoveneto.it   Vista sui vigneti di Collage. Fonte:www.liberalabici.it

  • Dati identificativi
  • Estensione, acque, vegetazione
  • Stato di conservazione
  • Riferimenti
  • Descrizione

Nome del sito/manufatto

Colline di Pieve di Soligo, luoghi zanzottiani

Tipo edilizio:

Pieve di Soligo si situa in un’amena e ridente posizione nell'anfiteatro di colline che delimitano a Nord-Est la zona, detta da alcuni secoli Quartier del Piave. Il suo territorio è per due terzi pianeggiante e per un terzo collinare, bagnato dai fiumi Soligo e Lierza.

Localizzazione (Comune, Prov):

Pieve di Soligo, TV, Italia

Coordinate GIS:

Coordinate (tipologia Gauss Boaga): X: 1746647 - Y: 5090483

Anno di realizzazione:

La zona in questione è delimitata da una parte dal centro di Farra di Soligo e dall’altra dall’abitato di Refrontolo. Tra questi due paesi si estendono le colline che fanno da sfondo alla città natale del poeta Andrea Zanzotto.

Responsabile per la gestione:

La gestione della fascia collinare è privata e risulta per ampi tratti coltivata e terrazzata

Ente di riferimento:

Comune di Pieve di Soligo

Destinazione originaria:

Ambito collinare che circonda la piana del Quartiere del Piave alla sinistra idrografica del Fiume Piave.

Destinazione attuale:

La maggior parte dei ripidissimi pendii dei colli sono punteggiati da ricoveri per gli attrezzi e terrazzati, dove troviamo ovunque e quasi esclusivamente vigneto.

Accessibilità:

Libera

Contatto per la visita:

Non necessario

Superficie

La zona interessata si può far coincidere con la famosa strada del Prosecco, che parte da Conegliano e si dirige a nord verso San Pietro di Feletto, poi svolta ad sud-ovest passando per Refrontolo, Solighetto, Soligo e Farra di Soligo in direzione Valdobbiadene. Questa strada percorre tutta la corona di colli che cingono lo sguardo zanzottiano.

Qualità delle acque

A Pieve di Soligo ci sono due corsi d’acqua: il fiume Soligo, emissario dei due Laghi di Revine Lago (il Lago di Lago e il Lago di Santa Maria), attraversa tutta la Valmareno per svoltare all’altezza di Follina e piegare verso Pieve di Soligo, confluendo all’altezza di Falzè sul fiume Piave. Il torrente Lierza è il suo maggiore affluente, il quale passando per Refrontolo aziona il famoso molinetto della Croda (vedi scheda 178).  Il Soligo è un fiume a portata sostanzialmente costante con aumento del livello dopo temporali. Le sue acque sono poco inquinate e sono riserva di pesca.

Coperture vegetali

Su tutte le colline del solighese domina incontrastato il reticolo infinito dei vigneti.

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Stato attuale:

Le colline nel loro ordine antropico contrastano con l’intensa attività industriale che si svolge nel Quartiere del Piave e nella pianura che va da Conegliano a Vittorio Veneto. Il poeta Zanzotto ha descritto e cantato nei suoi testi, o nelle sue interviste, questo territorio dicendo che: “…anche se calpestato, squartato, tumefatto, ustionato, ulcerato, il "paesaggio" esercita ancora un continuo richiamo. Attraverso il fischio di anonimi uccelletti o grazie a venti improvvisi e furiosi. Sempre e comunque, il paesaggio, nella sua duplice veste d’incanto e gabbia, induce quel sentimento d’immanità che percorre strade tutte sue".

Restauri e compromissioni
significative:

La valorizzazione del territorio e l’investimento continuo fatto per cercare di valorizzare i prodotti tipici locali stanno portando sempre una maggiore attenzione da parte delle amministrazioni locali verso il territorio. Tutto ciò si accompagna ad una crescente domanda di turismo alternativo che sta interessando queste colline famose nel mondo soprattutto per la produzione del vino bianco Prosecco.

Vulnerabilità:

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Categoria/parole chiave

Strada del Prosecco / Luoghi della memoria zanzottiana / Fiume Soligo

Fonti:

Edite

Archivi:

Biblioteca comunale di Castelfranco Veneto
Biblioteca civica di Treviso

Bibliografia:

A. Barzaghi, I piaceri della Marca Gioiosa. Itinerari tra natura e arte nel Trevigiano, Acelum, 1988
G. Mazzotti, Treviso. Piave-Grappa-Montello, Dario De Bastiani Editore, Vittorio Veneto 2007, prima edizione 1938
G. Pizzamiglio, Andrea Zanzotto tra Soligo e la laguna di Venezia, Leo S. Olschki, Firenze, 2008
C. Rubini, E. Cipriani, Escursioni nell'Alto trevigiano. 32 itinerari, Cierre, Verona 1994
A. Zanzotto, Conglomerati, Mondadori, Milano 2009

Descrizione dell’opera/
sito/manufatto

“Per me il paesaggio è, prima di tutto, trovarmi davanti a una grande offerta, a un immenso donativo, che corrisponde proprio all’ampiezza dell’orizzonte. E’ come il respiro stesso della presenza della psiche, che implorerebbe in se stessa se non avesse questo riscontro”. Così Andrea Zanzotto in una recente intervista sintetizza il suo atteggiamento verso il paesaggio. L’autore di Dietro il paesaggio (1951) e di Galateo in Bosco (1978) dalla sua casa in Pieve di Soligo, dove tuttora risiede, canta un legame profondo con un preciso luogo storico-geografico, quello delle colline e dei monti che circondano il territorio del Quartiere del Piave. Egli cerca rifugio in questo strano rapporto con il mondo circostante e il fil rouge che continuamente pervade le sue opere è legato in modo indissolubile alle visioni che si generano nel suo Io e nelle sue immagini dei luoghi. Nell’ultimo suo lavoro, Conglomerati (2009), Zanzotto conferma ancora una volta come sia indispensabile il contatto con la “terra”. Le passeggiate del poeta attorno alla sua casa poco lontano dal centro di Soligo lo portano spesso alle crode del Pedré, un insieme di colline che non sono colline e di torrenti che non sono torrenti, un tenebroso e inquietante labirinto di “conglomerati” pietrosi. Le sue narrazioni dipendono dai luoghi non solo della sua immaginazione, ma dai luoghi che i suoi piedi calpestano e vivono. Le sue suggestioni quindi derivano in primis dalla geologia, dalla terra prima ancora che dalla storia e dalla letteratura.

Descrizione del contesto
di riferimento:

Nelle collinette che attorniano, circondano e cingono questa piana, soprattutto nelle vallette che si sviluppano da ripide dorsali, la vegetazione ombrosa dà luogo a chiaroscuri, le rocce affiorano come fantastiche isole pietrose, le polle e le brevi zone umide creano un ambiente che dà luogo a  continue suggestioni. I Pendii dei colli invece ricordano i fantastici paesaggi dipinti dai maestri del rinascimento italiano e veneto, in particolare  Cima da Conegliano, Bellini e Veronese. La cultura e la coltura della vigna imprimono un ritmo regolare a questi ripidi declivi trasmettendo al fruitore una piacevole sensazione di ordine antropico dal vago gusto antico. Le sommità dei colli invece sono caratterizzate da una vegetazione che torna “selvaggia” poiché incolta dove il bosco misto la fa da padrone.

Descrizione altre attrattive
(paesaggi e luoghi d’acqua,
prodotti tipici locali e servizi
turistici aggiuntivi)

Caratteristico è il percorso che si snoda dal centro di Pieve di Soligo fino a Solighetto lungo il fiume (vedi scheda 175) .Le rive del fiume Soligo possono essere percorse sia a piedi che in bicicletta per rilassanti passeggiate, offrendo angoli caratteristici sia dal punto di vista paesaggistico che storico. Anche il torrente Lienza offre la stessa possibilità e a Refrontolo è possibile visitare il Mulino della Croda (vedi scheda 178). Si segnala inoltre la chiesetta di San Gallo sull’omonimo colle, posta su un pianoro verso est che offre una vista panoramica su Pieve di Soligo e le Prealpi. L’oratorio in stile romanico è stato edificato probabilmente nel ‘400 in un luogo molto piacevole.

Commenti/note

La strada del Prosecco passa proprio per questi colli ed è la più antica arteria enologica italiana. Per informazioni controllare il sito www.coneglianovaldobbiadene.it. Si possono scaricare delle comode mappe che guidano il visitatore alla scoperta di queste zone ricche di fascino, di suggestioni ed attrattive storiche ed artistiche.

Compilatore della scheda

Francesco Visentin / Francesco Vallerani